venerdì 28 agosto 2015

Ogni foglia è una poesia

Le foglie cadute portano in se' il ricordo di quello che e' stato.
La malinconia del ricordo e uno sguardo saggio sulla vita.
Portano in se' le cucine di formica turchina degli anni '50 e la sera del giorno del compleanno che sta finendo.
Hanno i colori e tutte le sfumature nel mezzo.
Sanno di tramonto, sanno di fine estate.
Le foglie, a volte, sembrano parlarci e con i loro dolci sussurri seguono il nostro cammino come un respiro dell'anima del mondo.
Le foglie puntano al cielo
e le troviamo per terra.
Ne raccolgo una lungo il sentiero e la guardo: ogni foglia e' una poesia che sembra aspettare solo d'esser scritta.



Questa l'ispirazione che ho deciso di seguire e questa l'idea che mi e' stata fornita dallo stupendo libro di Artebambini 'Il museo delle foglie cadute' di Antoni Catalano nella collana 'Piccoli musei sentimentali'.
Unico e suggestivo, dalla grafica emozionante e con testi, che sfociano nel nonsense, semplicemente toccanti.



Queste le mie prime due pagine, l'inizio di un nuovo diario, pieno di storie e profumi, pieno di storia: la mia e del mondo.








Le facce sono scritte.
Anche le mani, dico, e le nuvole, il manto delle tigri, la buccia dei fagioli e il salto dei tonni a pelo d'acqua è scrittura.
Impariamo alfabeti e non sappiamo leggere gli alberi.
Le querce sono romanzi, i pini sono grammatica, le viti sono salmi, i rampicanti proverbi, gli alberi sono arringhe difensive, i cipressi accuse, il rosmarino è una canzone, l'alloro una profezia.
A me basta leggere la tua faccia, dice.
Che pagina preferisci? L'ultima, la nuca, con le rughe parallele di mio padre.

E. De Luca,  Tre cavalli