martedì 22 dicembre 2015

Evocando - Mara Cerri

Evocando

La parola "evocare" risuona in me di antichi echi; corre e sguscia tra gli angoli delle pareti come fumo, sale dalla pianura come nebbia sollevando granelli luccicanti di polvere che si depositano, senza un rumore, dove è difficile vederli.
Rimangono lì, 
silenziosi, a volte per anni, accucciati calmi in un angolo. 
Poi basta poco per farli tornare a galla, come piccole bolle d'aria.

Questo il potere di alcune immagini,
Ho sfogliato due libri, in tempi lontani e in luoghi diversi, due libri che non avevo accomunato, che avevo succhiato con gli occhi e lasciato depositare finché li ritrovo vicini e mi rendo conto che, per tutto questo tempo, erano rimasti dentro di me a maturare.
E solo allora mi accorgo che non erano solo la mia sensazione ed il mio ricordo ad accomunarli ma dividevano qualcosa di ben più grande, la stessa autrice.

Nell'uno, raccoglie a ritroso piccoli sassetti lasciati lungo il percorso, per ritrovarsi bambina.
Nell'altro, guarda in alto, cammina, spera, desidera, si conosce.

Figure che emergono da una tazza di latte o dietro una tenda velata che balla di vento d'estate.
Figure delicate, metafore poetiche, che sfumano fino a scomparire.
Per un'immagine di donna sensibile, completa, che custodisce e culla teneri ricordi, che guarda, ancora, con occhi bambini la sua stella cadente.

Non c'è niente da fare, alcuni libri si comprano per i bambini, alcuni si comprano per sé.
Una frase, da Borges, che Mara Cerri ama:
" il libro è lo specchio d'ogni volto che sopra vi si china"


"prima nei segni sul foglio che cercavano di raccontarmi com'ero in quel momento. Poi sono arrivate le parole a dare senso ed unità, a spiegarmi quello che stavo facendo... soprattutto quello che stavo desiderando perché questo libro è un libro di desideri, il tentativo di sfuggire alla pesantezza che a volte mi prende ed è il peggior nemico”.
(dall'intervista per Alicenelpaesedeibambini)
            IL TEMPO SI FERMA CON LE FORCINE
    “I capelli cresciuti sono il segno del tempo trascorso e quelli di mia nonna sono capelli lunghi. Sono la sua vita grigia che ha fatto le doppie punte e che lei raccoglie in testa con le forcine. Ferma tutti i capelli nella sua crocchia, a far più brevi le distanze tra i ricordi vicini e lontani…”
                                                                              Da Dentro gli occhi cosa resta.





Nessun commento:

Posta un commento